Sede: via Maria Ausiliatrice 32 - 10152 TORINO / Info: +39 011.5224822 / Segreteria: +39 011.5224414 / Fax: +39 011.5224688 / Email: segretario@salesianipiemonte.it

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mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale

Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. (Gv 12,46)


La fede nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci chiama e ci svela il suo amore, un amore che ci precede e su cui possiamo poggiare per essere saldi e costruire la vita.
(Lumen Fidei 4).



mercoledì 4 dicembre 2013

Ostensione straordinaria della Sindone




Una nuova straordinaria ostensione della Sindone nel 2015. L’annuncio è stato dato questa mattina da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e custode pontificio del sacro Lino. “Nei giorni scorsi - ha riferito in conferenza stampa l’arcivescovo - ho ricevuto dalla Segreteria di Stato della Santa Sede la comunicazione dell’assenso, da parte del Santo Padre, a tale ostensione pubblica nell’ambito delle celebrazioni per il secondo centenario della nascita di san Giovanni Bosco. Audio
L’ostensione si svolgerà nella primavera del 2015 tra il tempo pasquale e la chiusura delle iniziative per il bicentenario di don Bosco, prevista il 16 agosto, per circa 45 giorni. Probabile la partecipazione di Papa FrancescoCome spiega monsignor Nosiglia.

"E' una sincronia di bene": ha commentato così don Stefano Martoglio, Ispettore dei salesiani del Piemonte e Valle d'Aosta, la notizia dell'ostensione straordinaria della Sindone nel 2015, in concomitanza con il bicentenario di don Bosco. Audio

"L'Ostensione della Sindone è un evento straordinario per la cristianità, ma anche per ciò che rappresenta per tutta la comunità. Forti del successo delle precedenti, ci mettiamo subito al lavoro perché anche la prossima sia straordinaria". Lo ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino. "Il 2015 - ha sottolineato Fassino - sarà un anno importantissimo per i grandi eventi in programma, a cominciare dall'Expo e dalle celebrazioni per i 200 anni della nascita di San Giovanni Bosco". Audio

* si ringrazia





venerdì 22 novembre 2013

Professione Perpetua

Carissimi,
abbiamo la gioia di annunciarvi la prima delle due professioni perpetue che avremo in queste prossime settimane. La prima è quella del Chierico Mario Juričević, della Comunità di San Benigno Canavese, passato alla nostra Ispettoria nel corso di questi ultimi mesi. Vi invitiamo ad accompagnarlo con la preghiera e, se possibile, anche accompagnarlo nel momento della sua professione..
Con un caro saluto
Don Giorgio




mercoledì 6 novembre 2013

Ospedale italiano di Damasco

SALESIANI SOCCORRONO FERITI
E AIUTANO FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

   DELL'INVIATO ALBERTO ZANCONATO


(ANSA) - damasco, 6 nov - Per arrivarci basta dire al tassista che si vuole andare dai "telieni", gli italiani. E’ qui, nel quartiere di Mazraa, che dal 1913, sotto la direzione delle suore salesiane, opera l'ospedale italiano di damasco. Un centro chirurgico dove sono stati curati profughi palestinesi, iracheni e semplici cittadini siriani e che da due anni soccorre gratuitamente i feriti dei bombardamenti e delle autobomba che colpiscono la capitale. "Ci sono stati giorni in cui sono arrivati 30 feriti, li abbiamo sistemati anche nei corridoi, dandoci da fare tutti come potevamo, medici, infermieri e suore", racconta la madre superiora, Annamaria scarsella, trasferita in Siria nel 2011 dopo 41 anni passati nelle scuole e nelle missioni del Messico, compresa la regione del Chiapas. Fuori di tanto in tanto si sente il rumore delle cannonate che partono dalle postazioni governative verso i sobborghi ribelli, che a loro volta colpiscono quasi quotidianamente il centro della capitale con colpi di mortaio e razzi. Uno di questi ha centrato ieri la nunziatura apostolica, distante un paio di chilometri da qui, senza provocare feriti. Ma su altri quartieri periferici abitati da cristiani i bombardamenti sono continui. Come quello di Jaramana, nel sud della citta', dove dall'inizio del conflitto sono caduti 2.800 obici. A raccontare la storia dell'ospedale, ospitato con i suoi 55 posti letto e 70 medici in un edificio vecchio ma ordinato, è una suora siriana, Widad Abiad, che lo conosce da quando aveva 13 anni, avendo frequentato la scuola salesiana annessa prima che questa fosse nazionalizzata, nel 1967. "Quest'anno è il centenario del nosocomio, fondato dall'egittologo Ernesto Schiapparelli. Durante la seconda guerra mondiale è stato occupato dai britannici, ed è rimasta solo una suora a fare la guardiana. Poi l'attività è ripresa". L'ospedale è oggi un punto di riferimento per la popolazione, nella tempesta che scuote la capitale. così come il vicino oratorio e centro catechistico dei salesiani, frequentato da 200 bambini e 300 giovani, che cura anche la distribuzione di cibo per famiglie in difficoltà, attività di aiuto psicologico e corsi di formazione e sostegno scolastico. "Accogliamo ragazzi cristiani di qualsiasi rito", sottolinea il responsabile, il prete venezuelano Alejandro José Leon. Con i suoi 34 anni, il maglione, i jeans, il fisico atletico e i modi rilassati, non è molto diverso dai ragazzi più grandi della comunità che giocano a calcetto in cortile. Abu ("padre" in arabo) Alejandro ha passato due anni ad apprendere l'arabo in Egitto e poi ha studiato cinque anni in Italia, continuando ogni estate a venire a damasco o Aleppo a lavorare. Da tre anni vive qui. ad aiutarlo un aleppino di 29 anni, Munir Hanashi, appena ordinato sacerdote dopo cinque anni di studio a Torino. Un altro salesiano della comunità è Luciano Burati, 65 anni dei quali 25 passati a Qamishly, vicino alla frontiera con la Turchia, che ora gestisce una casa dell'ordine a Kafrun, nella provincia di Homs. qui, nella Wadi al Nasara (la valle dei cristiani), sono ospitati 40 sfollati da Aleppo. "Le famiglie in difficoltà nella nostra comunità sono tante", dice padre Leon. "Molti impiegati nel turismo o nelle ambasciate europee che hanno chiuso hanno perso il lavoro. Tutto questo si aggiunge ai pericoli quotidiani. La maggior parte dei nostri ragazzi viene da quartieri popolari, in particolare Dweila e Jaramana. Ogni giorno dobbiamo valutare i rischi e decidere se mandare o meno i pullman a prenderli. Una volta è successo che un mortaio è caduto davanti e uno dietro a un nostro mezzo pieno di bambini". eppure l'estate scorsa 150 ragazzi hanno celebrato con una festa la giornata mondiale della giovenù'. "Tutti - dice padre Alejandro - sono stati toccati dalla guerra. Chi ha avuto un cugino ucciso, chi un amico, chi un vicino. in questa situazione c'è chi dice: 'se esiste dio, come può permettere questo?'. Ma altri, che prima venivano all'oratorio solo per giocare, adesso mi dicono: 'Abu, ho capito, non c'è altro che dio'. Tra i nostri giovani c'è una nuova fioritura di fede, c'è un ritorno di vita evangelica".



venerdì 4 ottobre 2013

SALESIANI PIEMONTE PER 2015


SALESIANI PIEMONTE PER 2015:

COME RACCOGLIERE FORZE
IN VISTA DI PROGETTI SOCIALI
PER IL BICENTENARIO DI DON BOSCO

SI COMINCIA SABATO 5 OTTOBRE
ALL'AGNELLI DI TORINO




I salesiani del Piemonte danno vita ad un nuovo strumento per raccogliere le forze di tutte quelle persone che desiderano contribuire in qualsiasi forma alla realizzazione di progetti sociali ed educativi a vantaggio dei giovani, secondo lo stile del loro fondatore don Bosco.

Per fare questo si affidano a quel particolare cortile digitale rappresentato dal web ed inaugurano una piattaforma di crowdfunding visitabile presso il sito www.donboscoequi.it dove vengono raccolte e raccontate una serie di sfide ed iniziative che più facilmente possono realizzarsi con la cooperazione di un numero ampio di persone o enti.

Occasione per iniziare questo percorso è data dalla inaugurazione dei nuovi campi da calcetto in manto sintetico dell'Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torinoin corso Unione Sovietica 312 SABATO 5 OTTOBRE che vedrà il presidente di Juventus F.C., Andrea Agnelli, presiedere al taglio del nastro ed al momento di festa. 
La cerimonia, a conclusione di una mattinata di tornei, si terrà alle ore 12.00.


Per informazioni:
Don Moreno Filipetto


ELLEDICI: nuovo direttore editoriale


mercoledì 10 luglio 2013

Passeggiata estiva

LA PASSEGGIATA DI D. BOSCO DA VALDOCCO A CASCINA MOGLIA (MONCUCCO T.SE)
L'Estate Ragazzi di Valdocco a piedi fino alla Cascina Moglia,
come ai tempi di don Bosco.

L'Oratorio Valdocco di Torino, via Salerno 12, propone ai suoi 600 iscritti ad Estate Ragazzi una passeggiata da Torino alla Cascina Moglia e Colle Don Bosco.
La destinazione (Cascina Moglia), è il luogo in cui Giovanni Bosco fece la sua esperienza lavorativa come garzone di stalla, tra i 12 e i 15 anni, andando per la prima volta via di casa da solo. La passeggiata riprende una delle idee che don Bosco già nell'Ottocento realizzava con i suoi ragazzi: era infatti convinto della forte valenza formativa del viaggiare insieme.

Venerdì 12 luglio centinaia di ragazzi torneranno nei prati dove don Bosco ha passato parte della sua giovinezza.
La passeggiata si può realizzare in diversi modi, a seconda delle capacità dei partecipanti:

- un primo gruppo partirà la sera di giovedì 11 dall'oratorio Valdocco, cena insieme in pizzeria, e poi Superga per il pernottamento nella foresteria;

- un secondo gruppo si unirà al primo nella passeggiata di venerdì, con partenza a piedi dalla Basilica di Superga;

- il terzo gruppo raggiungerà gli altri a Marentino, nell'ultima parte di percorso tra le colline;

- i più piccoli arriveranno direttamente alla Cascina Moglia, per fare insieme agli altri pranzo nel prato antistante.

Il percorso completo toccherà diverse tappe tra le quali: Oratorio Valdocco, Sassi, Superga, Baldissero, Pavarolo, Montaldo, Marentino, Barbaso e Moglia, attraverso strade comunali, sentieri e paesi.

L'Associazione giovanile di volontariato "Don Bosco 2000", nata circa 25 anni fa, da sempre collabora con l'Oratorio Valdocco e ha scelto di farsi carico della ristrutturazione della Cascina Moglia.
L'obiettivo è raggiungere quanti più giovani possibile con lo stile di don Bosco, non solo tramite gli Oratori; tra i primi progetti, quello dei "Mondi", associazioni di giovani dislocate sul territorio torinese per offrire servizi di animazione, Estate Ragazzi, doposcuola, ecc. Raggiunto l'obiettivo dei "2000 ragazzi entro l'anno 2000", ora si continua a sognare, e il progetto di Cascina Moglia vuole essere un piccolo tassello per celebrare il bicentenario della nascita di Giovanni Bosco (2015), e continuare in questo modo ad essere a servizio dei giovani.





venerdì 24 maggio 2013

Echi della festa



Il disagio crescente delle persone e delle famiglie nel nostro territorio al centro dell'omelia pronunciata questa mattina a Torino, nella Basilica di Valdocco, da Monsignor Cesare Nosiglia alla Messa della Solennità di Maria Ausiliatrice. Un disagio che interessa anche il vivere quotidiano nelle sue esigenze più concrete - ha sottolineato l'Arcivescovo - e si traduce nelle numerose richieste di assistenza alle parrocchie e ai servizi sociali "anche per trovare lavoro, per avere il pacco della spesa, per pagare il ticket sanitario, bollette di servizi indispensabili o l’affitto di casa in mora". Una crisi rovinosa, materiale e morale, dovuta alla mancanza di un'etica della solidarietà e del bene comune". Audio

"Dobbiamo rendere grazie al Signore per la presenza di Maria che continua a guidare la Chiesa come una madre a cui confidare le proprie gioie, le tristezze e le preoccupazioni". Lo ha detto il Rettor Maggiore dei Salesiani don Pascual Chavez che, oggi pomeriggio alle 18,30, in occasione della Festa dell'Ausiliatrice, celebrerà nella Basilica di Valdocco la Messa per il Movimento Giovanile. "La devozione alla Madonna deve essere caratterizzata da due elementi - ha evidenziato don Chavez - ammirazione e imitazione"Ascoltiamo le sue parole.
Il Rettor Maggiore dei Salesiani ha sottolineato inoltre che "la maternità di Maria Ausiliatrice si rende visibile nella nuova primavera che sta vivendo la Chiesa sotto il pontificato di Papa Francesco"Audio.

* si ringrazia