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giovedì 30 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
lunedì 13 luglio 2009
Benedetto XVI arriva a Les Combes
Ad accoglierlo, insieme al vescovo di Aosta, mons. Giuseppe Anfossi, il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva, il suo segretario don Juan José Bartolomé, don Francesco Cereda, Consigliere per la Formazione, don Stefano Martoglio, Ispettore della Circoscrizione speciale per il Piemonte e la Valle d’Aosta (ICP), il suo Vicario don Sergio Pellini, l’Economo ispettoriale don Stefano Colombo e il direttore della casa salesiana di Châtillon, don Carlin Silvio. Presenti anche le autorità civili e militari della Valle d’Aosta.
Benedetto XVI era stato già ospite della casa di Les Combes nelle estati 2005 e 2006 e, dopo i soggiorni a Lorenzago, (2007), e Bressanone (2008), è tornato in terra aostana.
Domenica 19 luglio il Pontefice si sposterà a Romano Canavese, in provincia di Ivrea, per la recita dell’Angelus nella piazza antistante la chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Solutore, mentre la preghiera mariana di domenica 26 luglio si terrà nella residenza di Les Combes.
Il periodo di soggiorno a Les Combes si concluderà il 29 luglio quando il Santo Padre si trasferirà nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.
sabato 4 luglio 2009
COMUNICATO STAMPA
Per noi comporta un danno reale e uno simbolico. Danno reale quando si scopriranno tutte le implicanze pratiche e gli ostacoli di natura burocratica che l’applicazione comporterà. Ma anche un danno simbolico. Sì perché va a rinsaldare le paure e le fobie che tanti hanno sugli stranieri, non importa se irregolari o regolarissimi con tanto di permesso di soggiorno e di lavoro presso le famiglie che a loro affidano le cure degli anziani di casa, presso ditte e imprese che senza l’apporto degli immigrati non potrebbero continuare a produrre e stare competitivi sul mercato. Danno simbolico per chi come noi, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, hanno fatto dell’integrazione e delle politiche di welfare il punto di forza nel nostro quotidiano stare con i ragazzi immigrati. Non potrà che aumentare la loro diffidenza e quella dei loro genitori nei nostri confronti, perché ritenuti incapaci di far prevalere il diritto di essere accolti e accompagnati nei loro cammini educativi. Perché di questo noi siamo capaci e questo vogliamo continuare a garantire per tutti i ragazzi italiani e stranieri che con noi stringono un patto educativo. Ma ci sorge il dubbio che anche questa approvazione serva per coprire inadeguatezza e scarso senso etico di chi ci governa.
Presidente Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale
Roma, 3 luglio 2009
Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale
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