Nella foto da sinistra: Alberto Cirio, Sergio Chiamparino, Ferruuccio Dardanello, Carlo Gai, Franco Olocco, sindaco di Ceresole e, primo a destra, don Vincenzo Trotta, direttore salesiani Bra.
La
Formazione professionale salesiana incassa un attestato di stima di grande
spessore durante le celebrazioni dei settanta anni di nascita della ditta Gai
di Ceresole d’Alba. E’ stato infatti l’ing. Carlo Gai a ricordare che per
essere sui collaboratori la frequenza della scuola salesiana di Bra è un titolo
di merito.
Dinnanzi al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino,
dell’europarlamentare Alberto Cirio, del Presidente della Camera di Commercio
Ferruccio Dardanello, del sindaco di Ceresole e dei tanti sindaci ed autorità
presenti, l’ing. Gai ha assegnato un
attestato di stima ai salesiani di grande affetto e riconoscenza “L’educazione che viene offerta dai Salesiani
agli allievi di Bra - ha commentato nel suo discorso Carlo Gai- fa si che i
nostri collaboratori, oltre ad essere dei bravi tecnici, siano delle persone di
comprovata propensione morale. Sono poi contento che anche i miei figli
Guglielmo e Giovanni abbiano compreso quanto sia importante assumere dei
giovani che sono stati educati dal Cnosfap di Bra. Sono contento di potere
affermare che i salesiani di Bra sono il nostro ufficio di collocamento
privilegiato.”
Come citava don Bosco buoni Cristiani ed onesti cittadini. Lo ha
segnalato anche l’europarlamentare Alberto Cirio. “Dove altre aziende
delocalizzano - ha ricordato Alberto Cirio - la Gai di Ceresole punta sui
giovani cresciti in provincia di Cuneo, possibilmente di estrazione rurale, e
che abbiano frequentato i Salesiani. Ecco il segreto del successo della Gai che
voglio paragonare a quello della sorella maggiore la Ferrero di Alba. Qui si
punta al pratico, a giovani dei nostri territori che abbiano acquisito una
formazione umana e cristiana”.
Grande soddisfazione è giunta dal direttore
della casa salesiana di Bra don Vincenzo Trotta che ha ringraziato la famiglia
gai per la stima e la collaborazione. Don Trotta ha ricordato come don Bosco,
imparando tanti mestieri che ha poi trasmesso ai suoi giovani, faceva del senso
pratico e dell’educazione dei suoi allievi un vanto. Don Bosco imprenditore,
capace di acquistare le migliori tecnologie del tempo, don Bosco che si
attorniava dei migliori insegnanti, come
le aziende scelgono gli allievi della formazione professionale del Cnosfap, il
centro nazionale opera salesiane per la formazione e l’aggiornamento
professionale. Durante le celebrazioni del settantesimo di nascita delle Gai è
stato posto all’ingresso delle officine un quadro raffigurante don Bosco il
Santo dei Giovani.
a cura di: Franco
Burdese
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