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lunedì 12 gennaio 2009

Andiamo Ragazzi - Musical

“Da mihi animas, coetera tolle”
ANDIAMO RAGAZZI!

Il sogno di Don Bosco

Quale epilogo dei vari articoli sul teatro di Don Bosco, pubblicati nel 2008 sulla nostra rivista, presentiamo un musical scritto da un salesiano cooperatore e messo in opera dalla Famiglia Salesiana piemontese.
Questo era il sogno di Don Bosco: avere con sé i giovani di tutte le generazioni, passate, presenti e future. Ecco il perché del titolo.




Il musical è ispirato alla figura di Don Bosco, divenendone biografico, illustrativo e celebrativo. Questa figura di prete così autentica, attuale e virtuosa, costituisce l’anima e il fermento di questo lavoro teatrale, nato per essere in qualche modo testimone e ambasciatore della sua molteplice opera, nella convinzione che l’impronta lasciata da Don Bosco sia ancora attuale e paradigmatica della vita cristiana e dei valori umani e sociali vissuti oggi e non solo ricordati.
Lo spettacolo è stato realizzato in chiave moderna, secondo le tradizionali tecniche del musical, avvalendosi di effetti scenici, giochi di luci e accattivanti coreografie che hanno dato rilievo ai 23 brani musicali appositamente scritti dal maestro Raffaele Lo Buono (anche lui salesiano cooperatore), responsabile del gruppo gospel "Free Spirit” di Chieri; le coreografie, ideate e curate dalla coreografa Marilisa Biscalchin, hanno coinvolto 15 allievi del corpo di ballo "La rosa dei venti" di Pianezza (TO).
I testi, completamente scritti da Nicolò Agrò (salesiano cooperatore), Suor Paola Pignatelli e Paolo Formia, sono fedeli ai fatti storici, e mettono in luce prevalentemente le figure di Don Bosco e di Mamma Margherita, oltre che i valori della famiglia, le problematiche dei giovani di oggi e l'opera salesiana.
Il musical, inedito, è nato dal “cuore” della Famiglia Salesiana, poiché interamente realizzato da laici e religiosi salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta.
La revisione storica è stata affidata a Don Teresio Bosco, noto scrittore di cose salesiane.

LA TRAMA
L’apertura del musical è ambientata in un oratorio dei nostri giorni, con tanti giovani che celebrano la festa di Maria Ausiliatrice. Ad alcuni ragazzi che, guardando le raffigurazioni di Don Bosco e Mamma Margherita, chiedono agli amici chi rappresentino quelle immagini, un sacerdote risponde proponendo, con l’aiuto di una suora, il racconto sulla vita dei due.
La prima parte della vita di Giovannino viene così ripercorsa in un cocktail di balli, musiche ed effetti scenici, fino a giungere al famoso sogno dei nove anni che segnerà l’inizio della sua missione tra i giovani. Gli interpreti sanno dare alla vicenda un rilievo impatto emotivo.
Dal sogno si passa al racconto della prima infanzia, finché si arriva all’ordinazione sacerdotale, momento che riesce a suscitare una grande commozione.
La seconda parte ripropone la stessa scena iniziale di un oratorio dei giorni nostri, dove due salesiani, aiutati dalla suora narratrice, continuano a raccontare di Don Bosco, di Mamma Margherita, di Madre Mazzarello, ecc.
In questa parte del musical, si dà risalto alle problematiche reali dei giovani d’oggi (droga isolamento, vuoto interiore, ecc.). Uno dei sacerdoti cerca risposte proprio invocando l’aiuto di Don Bosco, il quale consiglierà di comunicare di più con i giovani, di entrare nei loro cuori, di cercare di vivere i loro problemi, di renderli protagonisti, di trattarli con amore: cercare cioè di superare quel solco ideologico che li rende talora “isole” inaccessibili.
L’epilogo è incentrato sulle società da lui fondate (sdb, fma, cooperatori, exallievi, ecc.) e sulle missioni sparse nel mondo.
Il musical vuole anche lanciare un ulteriore messaggio di “salesianità” ai giovani ed esaltare il ruolo formativo della famiglia, come hanno sempre fatto Don Bosco,Mamma Margherita, e Madre Mazzarello .

DOVE E QUANDO
Il musical è stato rappresentato a Valdocco in occasione del CG26. In tale circostanza, al termine dello spettacolo, il rettor maggiore don Pasqual Chavez, salito sul palco, ha esternato un sincero apprezzamento per la rappresentazione, e ha rivolto ai presenti parole cariche di significato etico-religioso, mentre Raffaele Lo Buono, con il gruppo “Free Spirit”, l’ha omaggiato, cantando la preghiera a San Giovanni Bosco, scritta da don Pascual in occasione del CG26 .
Una replica si è tenuta a Riva di Chieri (To) durante la festa di san Domenico Savio. Il 24 di questo mese il musical sarà rappresentato a Genzano di Roma in occasione del 150° anniversario di fondazione della congregazione salesiana, poi a Bra, Rivoli, Torino, Bolzano, ecc. Ulteriori informazioni, sequenze di filmati e foto si trovano in:

www.andiamoragazzi.it
www.centrodanzalarosadeiventi.it
www.canavese.it/alfaeomega


PREPARAZIONE e REALIZZAZIONE
Oltre un anno di intenso lavoro, innumerevoli chilometri percorsi per ricercare il cast (compositori brani musicali, ballerini, cantanti, attori, tecnici, costumisti, ecc.) prevalentemente all'interno della Famiglia Salesiana.
Il gruppo promotore è partito alla Don Bosco, senza aiuti economici, ma con la collaborazione gratuita di tutti i partecipanti.
Una volta scritti i testi da parte di Nicolò Agrò, Paolo Formia e suor Paola Pignatelli, don Teresio Bosco ne ha esaminato la correttezza storica. Quindi è partita la ricerca dei compositori dei brani musicali, anch'essi reperiti in ambito salesiano. Raffaele Lo Buono, salesiano cooperatore e responsabile del gruppo corale "Free Spirit" di Chieri, ha accettato di musicare con la collaborazione di suor Paola i 23 brani poetici.
Le melodie, sapientemente armonizzate, esaltano le cadenze delle scene, mentre i testi risultano ricchi di spessore spirituale, e possono stimolare opportuni itinerari di riflessione. Raffaele ha successivamente selezionato i cantanti. Quelli scelti sono davvero bravi, capaci di pregevoli virtuosismi vocali. L'ultima fatica è stata quella di trovare un valido corpo di ballo e una esperta coreografa. Ambedue le cose ce le ha fornite Pianezza (To): il gruppo "La Rosa dei Venti", che è stato campione mondiale ed europeo di ballo, e la sua coreografa, l'abile Marilisa Biscalchin. E' lei che ha realizzato le 15 coreografie che esaltano il valore del musical. I balletti, di alto livello spettacolare, talora quasi acrobatici, riescono a suscitare il brivido di emozioni intense e a trascinare applausi convinti.
Per quanto riguarda il supporto tecnico (luci, audio e riprese video), abbiamo avuto un validissimo aiuto da parte del Sig. Willy Cuoco (Direttore del Teatro di Valdocco) e del Sig. Andreis Dario.
Per il supporto esterno, ha collaborato don Mariano Girardi; per la realizzazione dei costumi, le volontarie dei laboratori "Mamma Margherita" dei centri di Bra, Caluso, Ivrea, Valdocco, ecc. Per la progettazione e realizzazione dei pieghevoli, manifesti e locandine il centro Cnos-Fap di Colle Don Bosco, per la scelta delle diapositive don Giorgio Chatrian.
Inoltre, tanti e tanti altri membri della Famiglia Salesiana hanno collaborato perché il musical potesse giungere al pieno successo.
E’ stato tra l’altro realizzato un libretto contenente tutti i brani delle canzoni tradotti in spagnolo e in inglese (l’opuscolo è stato donato a ogni capitolare durante il CG26); è in cantiere anche la traduzione in lingua francese.
Un grande desiderio degli autori e degli attori è quello di riuscire a realizzare un dvd professionale del musical.




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