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sabato 25 aprile 2009

I giovani al centro

“I giovani al centro”: la solenne concelebrazione
a Maria Ausiliatrice per i 150 anni della Congregazione

“Mettere i giovani al centro”. Con queste parole don Pascual Chavez Villanueva, Rettor Maggiore dei Salesiani ha salutato le centinaia di persone presenti alla Solenne concelebrazione eucaristica svoltasi questa mattina nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino in occasione del 150° anniversario della Congregazione Salesiana. Presenti i rappresentanti della famiglia salesiana ed in particolare dell’Ispettoria piemontese, la concelebrazione, animata dal coro Interuniversitario di Roma diretto da don Massimo Palombella S.D.B., ha permesso ai presenti di immergersi nel carisma salesiano, attraverso le parole del nono successore di Don Bosco. “Amare i giovani – ha detto il Rettor Maggiore nel corso dell’Omelia – ma soprattutto farli sentire amati: è questo il compito che ci attende. Oggi come allora i giovani vivono la delusione, la mancanza di fiducia in se stessi, le enormi difficoltà nel mondo del lavoro, sentendo lontana la generazione adulta e la società che li circonda. Come don Bosco che si lasciò modellare dal Vangelo incarnando la maternità pedagogica della Chiesa, anche noi oggi siamo chiamati a farci piccoli, ad organizzare la nostra vita attorno ai bisogni, alle aspirazioni, ai diritti e alle attese dei giovani, pregando per loro e con loro, condividendone i vari passaggi della vita con la presenza amichevole, per liberarli da esperienze deleterie e accompagnarli fino a Cristo. La globalizzazione non riguarda solo l’economia – ha aggiunto don Chavez - ma deve toccare anche l’amore, frutto di uno sforzo solidale affinché tutti possano trovare una casa, una famiglia così come fece don Bosco con i suoi ragazzi. Egli ci ha lasciato questa grande scommessa: i giovani, ai quali parlare con il linguaggio dell’amore, tutto il resto non conta. Da mihi animas cetera tolle è l’imperativo sempre presente nei nostri cuori, per costruire una cultura dell’educazione preventiva basata sull’amore, perché è meglio prevenire che reprimere”. Prima della benedizione finale un lungo applauso ha sottolineato gli auguri formulati al Rettor Maggiore dalla famiglia salesiana e la riconoscenza che l’Ispettore del Piemonte e della Valle d’Aosta don Stefano Martoglio ha voluto esprimere a don Chavez grazie al quale – ha detto “Don Bosco vive nei cuori di tutti”.

Maurizio Versaci

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